Sottolineare che la danza non sia sport, che si possa fare solo in teatro, che non abbia niente a che fare con il business, che sia per iniziati, che sia sempre “ALTRO” … alla fine ci ha indeboliti come categoria di professionisti visto che ancora oggi non troviamo un nostro posto dignitoso né nel mondo della cultura né in quello dello sport.
Quante parole, energie e tempo perso in questi distinguo, quando dovremmo concentrarci sul FARE.
Da un lato il FARE è dare la possibilità a tutti di trarre beneficio dalla fruizione dell’arte e della danza. Questo ha a che vedere con le scelte di mantenere e sviluppare compagnie stabili distribuite sul territorio, con il prezzo abbordabile dei biglietti e con una programmazione dignitosa che si stacchi dai modelli “riempi-pista” dei tempi più recenti.
L’altro lato del FARE è la costruzione di un vivaio che obbligatoriamente passa per la rete delle scuole private disseminate in tutto il paese, una realtà di grande valore educativo e formativo.
E’ giusto che le scuole si facciano rappresentare presso le autorità o che si facciano tutelare da organizzazioni a vario livello ma il mio sogno è che questa rete, composta da professionisti meravigliosi, possa comportarsi come tale: rinforzando i nodi cioè quei punti di incontro e collaborazione che sono cosi preziosi.
Oggi come non mai … io tifo per il FARE
Mail: sonia.greco@danz-up.com
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