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Feedback che passione

Nell’insegnamento, un feedback puntuale è importantissimo per aiutare gli studenti a fare tutti quegli aggiustamenti necessari per migliorare le loro prestazioni. Ciò nonostante, quando il feedback è prevalentemente negativo, questo può scoraggiare lo sforzo e il rendimento degli ragazzi.

Un’ insegnante ha la responsabilità di NUTRIRE l’apprendimento e di fornire un riscontro costante, ma in modo tale che un allievo non lasci mai la lezione di danza  sentendosi sconfitto. Bisogna lasciare agli alunni la sensazione di poter conquistare sempre qualche risultato con pazienza e costanza.

Quando, quasi 20 anni fa, ho iniziato la formazione come esaminatrice della Royal Academy of Dance una delle cose che più mi colpirono fu proprio questo particolare approccio nella valutazione.

Oltre a me, nel mio gruppo c’erano in 7 trainees, tutti esperti colleghi provenienti da Inghilterra, Sud Africa, Malesia, Stati Uniti, Messico, Germania. Ottimi insegnanti con una carriera favolosa alle spalle che appena si sedevano per esaminare avevano un occhio infallibile a trovare tutto quello che non funzionava.

Ore e ore a spaccare il capello in 4 e fare l’elenco di cosa non andava… finchè non ci fu  chiarito che l’approccio doveva essere un po’ diverso: avremmo dovuto cercare nel lavoro mostrato  tutte le cose che funzionavano e tenerne conto nella valutazione, anzichè avere in testa un 10 e poi una scala in discesa dove togliere qualcosa ad ogni errore. Era quindi meglio partire dal basso (considerare quello che funzionava) e cercare di costruire il voto migliore che si poteva.

Ho un bellissimo ricordo della mia mentore di allora (Noreen Cheesholm) che ci diceva: fate finta di avere una vassoio di caramelle e che i candidati devono conquistarsele, vedete quante riuscite a dargliene… e siate contenti di dare tutte quelle che meritano.

In effetti è un’ottica diversa…il cervello dell’insegnante di solito non lavora proprio cosi, si comporta di  più come uno scanner che va alla ricerca di qualcosa che non va, per poi trovare delle soluzioni ad hoc. E’ sicuramente un’abilità necessaria e importantissima ma riuscire a bilanciare la capacità di analisi con una buona dose di incoraggiamento e feedback positivo  può preservare l’autostima dei ragazzi in una disciplina dalle attese cosi alte.

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